Erba cipollina

Allium schoenoprasum

in dialetto conosciuta come Àia, Aiöla

Pianta erbacea perenne aromatica appartenente alla famiglia delle Liliacee. Il nome latino dell’aglio deriva dal celtico All, che significa “bruciante”. L’ Àia possiede piccoli bulbini, riuniti a formare un unico bulbo; le foglie verde intenso, che si sviluppano dai bulbini, sono cilindriche, cave all’interno, molto lunghe, sottili e con un leggero aroma di cipolla. L’infiorescenza, globosa o sferica, è composta da piccoli fiorellini, campanulati, di colore da porpora chiaro a rosa. Questa specie cresce spontanea nei prati umidi di Alpi e Appennini fino a 2500 mt. di quota. L’Erba cipollina possiede preziose proprietà medicinali che la rendono un valido rimedio della medicina naturale e della fitoterapia. Svolge un’efficace azione antibatterica e antibiotica, assai utile in caso d’infezione a carico dell’apparato digerente; stimola l’appetito in caso di inappetenza e facilita i processi digestivi in generale. Esercita un’ottima azione antiasmatica, in caso di difficoltà respiratorie; è utile nella cura e nella prevenzione di innumerevoli malattie e affezioni polmonari di varia natura, tra le quali anche la tubercolosi; infine esercita un’azione depurativa, molto utile in caso di intossicazione dell’organismo dovuta ad un accumulo di tossine e sostanze di rifiuto. In questo ultimo caso è utile preparare un infuso versando un litro di acqua bollente sopra 30-40 g di foglie e fiori freschi di erba cipollina: la dose consigliata è 5-6 tazzine dolcificate con un poco di miele, durante il corso della giornata Tra i vari principi attivi di questa pianta troviamo la vitamina A, B e C, sali minerali e sostanze ad azione antibiotica. Una curiosità: le nostre nonne preparavano un infuso concentrato con le foglie di erba cipollina per tenere lontani afidi, acari e muffe.

L’Allium schoenoprasum, in cucina viene utilizzato come aromatizzante e insaporente sin dai tempi dell’antica Cina, circa 3000 anni fa. Le foglie fresche dal delicato aroma e profumo di aglio e cipolla, vengono aggiunte a insalate verdi, di patate, di fagioli e di ceci; sono ottime per insaporire condimenti, sughi, intingoli, formaggio fresco, burro ma anche uova, minestre e zuppe. Le lunghe foglie, inoltre, sono ottime per guarnire piatti di portata e risultano squisite nelle fritture. Anche i fiorellini freschi di erba cipollina sono impiegati come guarnizione sulle insalate di stagione. Da ultimo menzioniamo un ottimo vino medicinale che si prepara mettendo a macerare 40-50 g di bulbilli freschi in un litro di buon vino bianco secco; dopo 20-25 giorni colare e conservare in una bottiglia di vetro ben chiusa. La dose consigliata è un bicchierino 2-3 volte al giorno, preferibilmente a stomaco pieno dopo i pasti principali.

Repertòre di èrbe e piante bergamasche de mangià (tratto dal libro “Profumi e sapori di un tempo”, a cura di Cristian Bonaldi con la consulenza di Bonaldi Ruggero e Innocenti Maurizio – Corpo Forestale dello Stato).