Domenica, al Baitone della Pianca, sotto il Culmine di San Pietro, tra Val Taleggio e Valsassina, sarà ricordata la strage di 15 partigiani avvenuta il 30 dicembre 1944. Nell'inverno del 1944, sulle montagne lombarde si svolsero, a opera delle forze nazifasciste, pesanti rastrellamenti che portarono il 30 dicembre alla cattura per delazione di 34 partigiani della 55ª brigata Fratelli Rosselli, comandata da Leopoldo Scalcini detto Mina, e della 86ª brigata Issel comandata da Franco Carrara detto Walter, più un gruppo di partigiani di Dalmine fuggiti perché individuati dai fascisti. La cattura, a opera della brigata nera Cesare Rodini di Como comandata da Mario Noseda, avvenne al Baitone della Pianca sotto il Culmine di San Pietro.
Al momento dell'agguato Franco Carrara tentò la fuga e fu ucciso a pochi metri dalla baita. Leopoldo Scalcini fu trucidato il giorno seguente a Introbbio e sepolto in una fossa comune nel cimitero di Barzio insieme ai suoi 10 compagni fucilati sul posto; altri tre partigiani furono fucilati il 31 dicembre del 1944 contro il muro nel cimitero di Maggio. I pochi rimasti furono condotti alla questura di Como e successivamente trasferiti al carcere di San Vittore a Milano. Per ricordare e rendere omaggio a questi partigiani, domenica, al Baitone della Pianca, di proprietà della famiglia Figini, si terrà una sorta di festa-ricordo di quei tragici fatti.
Al Baitone saliranno, ripercorrendo i sentieri dell'epoca, il partigiano sopravvissuto Albino Previtali di Dalmine, parenti e amici di chi venne ucciso. Due i percorsi che si potranno seguire per arrivare al Baitone: uno sarà dedicato a Piera Vitali, staffetta e partigiana della Val Taleggio (la partenza da Avolasio di
Vedeseta alle 8,30 e arrivo dopo due ore e mezza); il secondo sarà intitolato a don Piero Arrigoni, allora parroco a Morterone e punto di appoggio fondamentale per i partigiani (partenza alle 9 dalla chiesa di Morterone e arrivo alle 12). Alle 12 il pranzo al sacco e alle 14 canti partigiani.