Val Brembana
Prende forma il piano per il rilancio della Valle Brembana 
(L'Eco di Bergamo - 18/05/2006)
Lavoro, strade, attività e servizi: continuano le riunioni del Tavolo interistituzionale di Provincia, sindacati e categorie. 

Il 25 Maggio i sindaci a Piazza Brembana per il Piano d'area. In corso l'assegnazione per il quadruplicamento Stezzano-Treviolo.

A che punto e' il rilancio della Valle Brembana? E soprattutto quali "paletti" ha messo il Tavolo interistituzionale permanente costruito ad hoc da Provincia (coordinatore), sindacati e associazione del territorio? Al termine della riunione di ieri - dedicata specificatamente ai temi del turismo, dell'agricoltura e del commercio e in vista di quella fissata tra una decina di giorni su piccola industria e artigianato - l'Assessore all'Istruzione formazione e lavoro Giuliano Capetti tira le prime somme: "Il Tavolo è nato sulla base dei problemi occupazionali sorti in Valle, ma e' diventato poi la sede per raccogliere tutti gli stimoli e le preoccupazioni arrivati dal territorio.
Pianificazione - Le opportunità di sviluppo della Valle Brembana partono da una corretta programmazione territoriale. Per questo via Tasso, sta procedendo al disegno del Piano d'area, applicazione su scala piu' ridotta del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp). Giovedi' 25 maggio i sindacati della Valle sono convocati a Piazza Brembana, per sottoscrivere in maniera definitiva il protocollo d'intesa col quale si dara' il via alla programmazione collegiale dei servizi, delle aree produttive e degli impianti sportivi. Ogni Comune cioe', non fara' piu' da sè, superando i localismi e organizzando il territorio in maniera piu' coordinata. "Il Piano di sviluppo" - spiega l'Assessore alla Pianificazione Felice Sonzogni, presente anche lui alla riunione di ieri - è lo strumento urbanistico che permette di attuare cio' che e' nelle reali potenzialità della zona". 

Infrastrutture - Il Tavolo sta portando avanti anche una ricognizione degli investimenti infrastrutturali per la Valle. E' in fase di assegnazione il quadruplicamento del tratto Stezzano-Treviolo della Villa d'Almè-Dalmine. La Provincia sta esaminando le offerte pervenute, per un opera che le costerà 55 milioni di euro. Parallelamente, la società Abm2 sta istruendo la gara per affidare la progettazione per la Variante di Zogno, studio che dovrebbe concludersi entro il 2007. "L'obbiettivo è fare in modo che i parlamentari bergamaschi sostengano con forza queste opere", aggiunge Capetti, ricordando l'incognita fondi, per chiarire la quale lunedi' e' gia' in calendario l'incontro tra i rappresentanti di Montecitorio e il Presidente della Provincia Valerio Bettoni. 

Lavoro - Tutto e' partito dalla crisi del lavoro in Valle, il primo traguardo che il Tavolo si pone e' quindi la difesa dell'occupazione. L'Assessore Capetti descrive il quadro: "La trattativa economica con la Freni Brembo per salvare lo stabilimento di San Giovanni Bianco è in corso e ci sono buone possibilità che si concluda positivamente. Un altro passo importante è stata la sdemanializzazione a Zogno di un'area adiacente alla CMS costruzioni macchine speciali spa, che potrebbe quindi decidere di ampliarsi, aprendo nuove prospettive occupazionali. L'area e' di proprietà della Comunità Montana, che ora deve definire le procedure di vendita". Nella riunione di ieri poi la Coldiretti ha presentato un documento sulle difficoltà in cui si dibatte l'agricoltura (tra le quali invecchiamento degli operatori e frammentazioni delle imprese), recepite dall'Assessore Luigi Pisoni. "Previa verifica della disponibilità dei giovani - annuncia Capetti - potremmo avviare un corso professionale triennale per operatore agricolo al Cfp di San Giovanni Bianco, destinato soprattutto ai figli degli agricoltori che vogliono portare avanti l'attività di famiglia. 

Commenti - Il punto di arrivo delle riunioni avviate l'anno scorso - conclude Capetti - è la stesura di un documento condiviso, che riassuma l'analisi dei problemi e metta in fila i temi e i progetti discussi". Una condivisione del metodo - fare sistema anziche' procedere alla spicciolata - è arrivata da alcuni commenti raccolti ieri al termine della riunione. "Il protocollo finale - sostiene il segretario generale della CISL Petteni - conterrà le scelte che possono rispondere ai problemi della Valle Brembana, perche' la denuncia della criticità vada di pari passo con lo sviluppo delle potenzialità". Condivide l'iniziativa Maurizio Laini, segretario generale CGIL Bergamo, che sottolinea pero' "la necessità di fare sintesi, altrimenti non si arriva da nessuna parte". Positivi anche Roberto Ghidotti dell'Ascom e la vicepresidente della Coldiretti Lucia Morali, concordi su un punto: l'importanza di uscire da logiche campanilistiche e di coinvolgere tutte le categorie nelle scelte per il rilancio della Valle Brembana.

L'Eco di Bergamo - (18/05/2006)


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