Val Brembana
Investimenti turistici - briciole alle Orobie
Non c'e' confronto con le Dolomiti venete (statuto ordinario) dove UE, enti e privati scommettono davvero.
(L'Eco di Bergamo - 06/02/2006)
Dolomiti e Orobie a confronto. No, non per paragonare l'ambiente e il paesaggio, ma per mostrare la profonda differenza degli investimenti nel turismo. Investimenti altissimi non solo nelle province a statuto speciale (quelle del Trentino e dell'alto Adige), ma anche in quelle venete.

Alpi e Prealpi Orobie

Finanziamenti senza paragoni
Dolomiti: qui il turista si sente a casa propria, e' affascinato dalle cime che si accendono di rosso all'ora del tramonto, dal piatto di speck che profuma il rifugio come l'albergo a cinque stelle, ma anche dalle novitą che di anno in anno accompagnano le sciate. Qui ogni Comune investe investe in turismo tra i 3 e i 4 milioni di euro all'anno, e non stiamo parlando degli enti locali che fanno parte delle province autonome di Trentino e Bolzano, ma di quelli veneti. Gli investimenti sulle Dolomiti sono tanti: siamo andati a chiederne conto a diversi amministratori pubblici. E, se il, paragone non e' troppo azzardato, vorremmo anche capire che differenza passa tra gli investimenti e i soldi spesi per il Turismo delle Orobie...

Privati e UE, fioccano soldi
Sulle Dolomiti la tradizione č "condannata" all'innovazione, agli investimenti" parola di Stefano Murer, sindaco di Falcade, primo comune veneto, nel Bellunese, a est del Passo San Pellegrino, 2 mila abitanti che diventeranno 12 mila nei periodi di ferie. Tutti i sindaci affermano che le Dolomiti hanno dei vantaggi a livello territoriale: un'area geografica molto estesa e montagne uniche con un circuito sciistico interminabile. Ma il paesaggio - dice Murer - e' accogliente se ogni anno sa offrire novitą, come un nuovo cinema in paese o sistemi di maggior sicurezza sugli impianti di risalita. Come arrivano i soldi? Partiamo dal presupposto - continua Murer - che ormai si e' creato un sistema che gode dell'attenzione della Regione Veneto e che, sopprattutto č direttamente collegato ai territori di Trento e Bolzano. Ci sono quindi delle sinergie forti. Siamo consapevoli di dover vivere esclusivamente di turismo e su questa base ci muoviamo in due direzioni: da una parte i finanziamenti della Regione che arrivano grazie ai fondi dell'Unione Europea, dall'altra i continui investimenti dei privati. Basti l'esempio che dal 2002 a oggi, sul territorio di Falcade, sono stati spesi 13 milioni di euro per il miglioramento infrastrutturale degli impianti di risalita: il 40% finanziati dal Comune tramite un contributo europeo, e il restante 60% da un privato, collegato al Dolomiti Superski. Vale a dire un unico circuito sciistico con 450 impianti di risalita e 1220 km di piste su dodici diverse aree geografiche, definito "carosello sciistico numero uno al mondo".

Trentino: cifre da capogiro
Mediamente un Comune veneto delle Dolomiti investe 3 milioni di euro all'anno sul turismo, grazie sopprattutto ai contributi dell'UE su progetti mirati. Per non parlare di quanto abbiene a Trento e Bolzano: il Comune di Moena (Trento) sta portando a termine la realizzazione di una sala polivalente (cinema, spettacoli, conferenze e altro), costata circa 22 miloni di euro e interamente finanziata dal Comune (2.400 abitanti) e dalla provincia. "Le Province autonome hanno a disposizione per il turismo le stesse risorse dell'intera Regione Veneto", spiegano i primi cittadini di Selva Val Gardena, di Campitello di Fassa e di Canazei. In almeno 7 paesi veneti piccoli, gruppi politici chiedono il passaggio del proprio Comune alla Provincia autonoma di Trento. Lamon č il primo paese nel quale la cittadinanza ha gia' approvato il referendum per cambiare provincia. E' successo a ottobre, manca il parere del governo.

Orobie contributi scarsi
Ma a fronte di quei 3 milioni di euro per Comune dolomitico puo' investire in turismo ogni anno, cosa spendiamo nelle Orobie? In quest'inverno tra Valle Brembana e Valle Seriana alberghi e seconde case hanno fatto il tutto esaurito. La stagione turistica non puo' permettere a nessuno di lamentarsi. Ma si potrebbe fare meglio e soprattutto uscire da una certa situazione di precarietą. "Non credo che un paragone con le Dolomiti e con le risorse che si investono giovi a nostro favore" č la premessa di Lucio Fiorina Presidente della Comunitą Montana dell'alta Valle Seriana, che aggiunge: "I sistemi integrati per il Turismo in Lombardia partono con un capitale di 9 mioni di euro per tutta la Regione. Non sappiamo a chi finiranno certe risorse, ma di certo non saranno sufficienti per tutti". "Nel 2005 - aggiunge Piero Busi, vicesindaco di Valtorta - tutto quello che il nostro Comune e' riuscito ad ottenere e' stato un contributo di 450 mila euro per la realizzazione della Pista di Mountain Bike. Si badi bene che si tratta di 450 mila euro di cui solo il 40% a fondo perduto dall'UE tramite la Regione, il resto e' a carico del Comune". Due contributi da 118 mila e 119 mila euro sono invece le risorse ricevute nel 2005 da Castione della Presolana, rispettivamente dalla Regione e dallo Stato, a fondo perduto.

Sviluppo integrato: che fine ha fatto?
Diciamo pure che si poteva evitare degli errori che oggi, secondo me, pesano sulla considerazione che le Orobieottengono da enti superiori - afferma Angelo Migliorati, sindaco di Castione - mi sto' riferendo in particolare a quel progetto del 2000, promosso dalla Provincia, era stato chiamato "Patto Territoriale per lo sviluppo integrato e sostenibile delle Orobie". "Moltissime riunioni e tante aspettative su parecchie risorse da smuovere, e adesso non se ne sa piu' nulla. Castione aveva ricevuto grazie a quel patto un finanziamento di 700 mila euro. altri soldi erano arrivati a San Pellegrino, Valbondione, Fino del Monte e Schilpario. Poi il nulla. Non voglio sollevare polemiche, ma dico solo che e' stato un peccato aver lasciato cadere un tentativo forte di coordinamento per lo sviluppo turistico". "Ma di quel patto non si sa piu' nulla - aggiunge Piero Busi - č inutile perderci in mille riunioni, in discussioni con luminari che ci dicono come dovremmo promuovere le nostre valli senza pero' poi arrivare a nulla. Il punto di partenza č rivalutare a pieno l'importanza delle Comunitą Montane, che sono gia' un sistema sovraccomunale. In secondo luogo, come ho proposto al Presidente Valerio Bettoni, giochiamo sull'immagine, del nostro sistema turistico, che manca al di fuori dei confini bergamaschi e lombardi. Il sistema integrato per il turismo ci viene imposto da una legge regionale, ma cogliamolo come occasione per lavorare sulla nostra immagine. altrimenti i problemi aumenteranno ogni anno: Foppolo ha impianti in gestione provvisoria, a Valtorta non mancano i problemi, cosi' come ai Piani di Bobbio. Servirebbero 30 milioni per ristrutturare una decina di impianti di risalita. Ma non abbiamo nemmeno le briciole".

Rilanceremo le valli insieme agli imprenditori
"Sinergia con i privati per rilanciare i nostri due grandi ambiti sciistici, in Valle Brembana e in Val Seriana". Secondo l'assessore provinciale al turismo Tecia Rondi č questo l'obbiettivo principale del Sistema integrato del turismo (SIT) delle Orobie, coordinato dalla Provincia e in fase di stesura con Comuni, Comunitą Montane e rappresentanti di categoria, come Ascom e Confedercenti. Alcuni sindaci, pur mantenendo delle aspettative sul SIT, parlano del vecchio Patto territoriale per lo sviluppo integrato e sostenibile delle Orobie, finito nel dimenticatorio. "Ho ben presenti le problematiche con le quali quel Patto aveva dovuto confrontarsi - afferma l'assessore Rondi - ma dico anche le possibilitą offerte adesso dal SIT, in base alla nuova legge regionale sul turismo, sono molte, e sono basate sul fatto che devono esserci un confronto serio con i privati interessati. La legge regionale 8 del 2004 ridefinisce l'organizzazione turistica territoriale e identifica nei sistemi turistici promossi dalle Province i nuovi soggetti che dovranno promuovere gli ambiti locali, il loro paesaggio e i loro prodotti. "Abbiamo innanzitutto individuato cinque linee guida per il SIT bergamasco - spiega l'assessore provinciale - la costituzione di un osservatorio permanente sui flussi turistici, che dovra' fornire veri e propri dati statistici, la formazione del personale pubblico, ma anche degli operatori privati, una politica forte di sostegno all'aeroporto di Orio al Serio, la promozione del "prodotto turismo" in Italia e all'estero, nonche' un piano di comunicazione in tal senso. Dalle Comunitą Montane del Sebino, sia bresciane che bergamasche, č gia' arrivata in Regione una proposta di SIT delle acque. Cittą e pianura sono coinvolte in un loro piano per i beni culturali, mentre per le Orobie si sta' lavorando, con i Comuni, le Comunitą Montane e piu' avanti i privati. Oltre che lamentare la scomparsa del vecchio Patto territoriale i sindaci sottolineano anche che il SIT non avra' un capitale di partenza per la promozione turistica. "Ci sono innanzitutto le risorse che stiamo mettendo in campo per la stesura del Sistema. In secondo luogo ribadisco che la legge regionale porta una grossa novitą: non e' piu' il caso di avere capitali di partenza e di definire progetti precisi a priori. I progetti si faranno di argomento in argomento, di ambito in ambito, andando a reperire risorse che potranno anche arrivare da privati. Il che non mi sembra una cosa da poco. E ci sono comunque delle previsioni di spesa iniziali: il primo investimento sara' sull'argamento dell'ufficio di accoglienza di Orio al Serio, che č un aeroporto in crescita, dalle grandi potenzialitą, al quale e' collegata la promozione dell'arte, del Sebino e delle Orobie". Ma con i privati ci sono gia' i contatti? " La stesura dei diversi SIT bergamaschi č piu' avanti per quanto riguarda i Comuni e le Comunitą Montane. Con Confedercenti, Ascom e gli altri operatori interessati ai diversi settori, bisogna fare un quadro complessivo della situazione.

Bergamo batte Brescia, ma resta dietro Sondrio
Una lettura dei bilanci consuntivi dei Comuni montani della Lombardia offre una prospettiva nuova circa lo sforzo turistico delle amministrazioni montane per lo sviluppo territoriale. Ovviamente occorre una premessa: l'analisi non pio' comprendere appieno le strategie di aumento del benessere intraprese dalle singole amministrazioni, in quanto l'investimento nel settore turistico non e' contabile. Una strada costruita per meglio agevolare l'accesso agli impianti di risalita č da considerare un investimento per il turismo o piu' semplicemente un'opera legata alla viabilitą? Prese le dovute cautele, si puo' comunque riflettere sui risultati che emergono dai bilanci. La popolazione che risiede nei paesi montani bergamaschi č di circa 300 mila abitanti, simile al valore bresciano, 323 mila, e superiore al valore dei Comuni di Sondrio, 178 mila. Dal 1998, anno di entrata in vigore dei nuovi aggregati di bilancio per gli enti locali, nei Comuni montani orobici sono stati investiti 17.5 milioni di euro nel settore turistico, tanti quanto nell'area di Sondrio, mentre negli omologhi Comuni bresciani si sono fermati a 13.5 milioni di euro. Quindi da un lato si evidenzia un forte distacco tra Bergamo e Sondrio: 58 euro pro capite in casa nostra, contro i 99 euro pro capite di investimenti a Madesimo e dintorni. Dall'altro c'e' un buon vantaggio sull'area bresciana, che con 42 euro pro capite si posiziona all'ultimo posto in questa particolare classifica. C'e' pero' da considerare un 2003 particolarmente spinto nell'ottica degli investimenti turistici che pone in risalto un forte recupero dell'area bresciana e di Sondrio e una sostanziale stabilitą degli investimenti orobici. Tra gli investimenti di maggior rilievo spiccano nel 2003 il Comune di Valdisotto (Sondrio) con 8.8 milioni di euro, di Selvino con 707 mila euro e di Ponte di Legno (Brescia) con 672 mila euro. In termini assoluti, e cioe' a partire dal 1998, considerevoli sono stati gli impegni di spesa del Comune di Valdidentro nel 1999, con 2.1 milioni di euro e di Valtorta nel 1998 con circa 1.1 milioni di euro. In termini relativi, considerando i valori pro capite, e quindi il peso effettivo dell'investimento rispetto alla popolazione residente, Foppolo e' il Comune che ha investito maggiormente con quasi 4.000 euro pro capite sia nel 1998, sia nel 2001, seguito da Cassiglio con 3.860 euro pro capite nel 2001 e Valtorta con 2.900 euro nel 1998. L'investimento di Valdisotto, pur essendo il piu' rilevante in termini assoluti, č spalmato su una popolazione decisamente superiore (2.646 euro pro capite). Pare evidente come la struttura istituzionale dei Comuni orobici non consenta di ottenere il massimo in termini di investimento a causa della frammentazione delle realtą in gioco. Un ruolo importante in questo senso č quindi quello delle Comunitą Montane, che possono dare maggiore voce e peso ai paesi che dal turismo traggono maggior forza.
L'Eco di Bergamo - (06/02/2006)


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