Tre Giunte, quelle di
Foppolo,
Carona e
Valleve - San Simone, che prima delle elezioni del 13 giugno decidono di bloccare l'ipotesi di accordo di programma per il rilancio turistico dell'Alta Valle Brembana con la London Group, e un fax, quello della London Group, in cui si comunica che la società non intende continuare il rapporto con il territorio dell'Alta Valle. Cosa sta succedendo? Il grande sogno di rilancio avviato circa un anno fa tra Comuni della zona e la società London Group, che ha come referente Gianfranco Quarti (anche ieri per l'intera giornata irrintracciabile) è destinato a restare tale?
La faccenda è alquanto ingarbugliata e occorre fare qualche passo indietro. In sostanza dopo che il gruppo di sei Comuni (Foppolo, Valleve,
Mezzoldo,
Valtorta, Carona e
Piazzatorre) si era riunito in un patto per il rilancio e aveva bandito un concorso per progetti con partner pubblici o privati, la London group aveva presentato un piano di ampio respiro per tutta l'area. La società, oltretutto, è anche proprietaria degli impianti sciistici di Foppolo, San Simone e ha un preliminare per quelli di Carona.
Il piano, però, non aveva soddisfatto le amministrazioni per mancanza di documentazione sia sui progetti sia sulla copertura finanziaria: Valtorta, Mezzoldo e Piazzatorre avevano deciso di non aderire. A maggio Jean Claude Saracco, presidente di Bremboski (il consorzio degli operatori turistici e commercianti dell'alta Valle Brembana) aveva presentato le dimissioni da direttore generale delle società di impianti di risalita di Foppolo, Carona e
San Simone, che fanno capo alla London. E, meno di una settimana dopo, la London aveva chiesto con una lettera inviata a lavoratori e gestori degli impianti sciistici, nonché fornitori e collaboratori, di soprassedere per un breve periodo alla richiesta di pagamento delle giuste e riconosciute spettanze economiche in attesa dell'approvazione dell'accordo di programma con la Regione e della stipulazione delle convenzioni con i Comuni.
A giugno gli ultimi tre Comuni deliberano la sospensione dell'accordo di programma, comunicano la cosa alla London Group, e venerdì, la London con un fax annulla l'incontro con dipendenti degli impianti (una cinquantina di persone, compresi fornitori, in attesa delle loro spettanze), sostenendo che «non intende continuare il rapporto con il territorio dell'Alta Valle Brembana. Certo che abbiamo fatto quella delibera - dice il nuovo sindaco di Carona, Walter Tarcisio Migliorini -. Per due anni la London ci ha sempre presentato gli stessi progetti. Solo cartografie, ma niente di chiaro. Ora noi tre sindaci ci incontreremo entro metà luglio, per studiare nuove strategie.
Speriamo di poter avere proposte da nuovi imprenditori, e un aiuto dalla Provincia. Il sindaco di Foppolo, Giuseppe Berera (in passato vicesindaco), è laconico: Non voglio essere interpellato, per il momento. E l'ex sindaco di Valleve, Leandro Eroini (il nuovo, Santo Cattaneo, ieri non è risultato rintracciabile), aggiunge: Non ci è mai stato presentato un progetto credibile. Le delibere ci sono state e sono state comunicate a chi di dovere. Ho sentito del fax della London, ma io sono fuori, e non posso aggiungere altro. Ma in realtà c'è più di un convincimento: quel fax della London è servito a rinviare un incontro con lavoratori e fornitori, all'ultimo momento. Ne parla Jean Claude Saracco: Quel fax è stato inviato quattro ore prima dell'incontro, venerdì scorso, l'ho saputo dalla Bremboski. Sono certo che per i dipendenti non ci saranno problemi: la società degli impianti di San Simone, per esempio, ha beni immobili. Ma che cosa abbia in programma la London e cosa possano fare le amministrazioni comunali non posso immaginarlo. Sono uscito da questa storia, dove la chiarezza, certo, non c'è mai stata. I sindaci di Foppolo, Valleve e Carona, quindi, si incontreranno a breve: si spera in aiuto della Provincia. E il presidente Valerio Bettoni sottolinea: Siamo pronti a sederci attorno a un tavolo: lo abbiamo sempre detto. Ma io non so che tipi di accordi ci fossero con la London, né se ci si è mossi con poca cautela. Vedremo.