VALLEVE. Dopo una serie, che sembrava interminabile, di punti a favore di Quarti, ora, dal Tribunale amministrativo di Brescia, arriva il primo segnale positivo per i Comuni di
Valleve,
Foppolo e
Carona: i lavori per la realizzazione della nuova seggiovia triposto Sessi-Cima Siltri a San Simone possono riprendere regolarmente, anche sui terreni della San Simone Evolution, la società dell'architetto zognese Gianfranco Quarti. Il Tar, infatti, venerdì, ha respinto il ricorso presentato dai legali di Quarti contro l'occupazione, da parte del Comune di Valleve, delle aree su cui si stava realizzando la nuova seggiovia.
Ma facciamo un passo indietro per comprendere l'intricatissima vicenda che da tre anni vede protagonisti, tra ricorsi giudiziari e carte bollate, i tre Comuni di "Brembosuperski" e le società di Quarti. All'inizio di ottobre la "Brembosuperski", composta dai Comuni di Foppolo, Valleve e Carona, dà inizio ai lavori per la realizzazione della nuova seggiovia di San Simone, per un costo di un milione e 400 mila euro: dovrà sostituire le due seggiovie scadute Sessi e Forcella. Un impianto fondamentale per salvare la stagione visto che, nel caso di mancata realizzazione, a
San Simone resterebbero solo la scuola sci e la seggiovia Colla (il 19 novembre scadrà la vita tecnica della seggiovia Camoscio). Il Comune di Valleve emette quindi decreto di occupazione delle aree su cui realizzare il nuovo impianto di risalita. Ma dopo una decina di giorni la società di Quarti "San Simone Evolution" presenta ricorso al Tar, che in meno di 12 ore sospende il decreto comunale di occupazione. Il provvedimento, quindi, blocca i lavori sulle proprietà di Quarti, in particolare sull'area in cui è prevista la partenza della seggiovia.
Venerdì, invece, il punto a favore del Comune di Valleve: il Tar, nell'ordinanza che respinge il ricorso della "San Simone Evolution", ricorda come l'occupazione delle aree da parte del Comune siano state motivate dall'"urgenza" e che tutti gli enti pubblici hanno espresso parere favorevole all'opera.
"Non è una decisione definitiva - rispondono i legali di Quarti -. Abbiamo presentato osservazioni aggiuntive che il Tar esaminerà il 21 novembre. Per ora non abbiamo né vinto ma neppure perso. Attendiamo l'esame della prossima camera di consiglio". Soddisfatto il sindaco di Valleve Santo Cattaneo: "Finalmente il tribunale ci ha dato ragione. Ora speriamo che le condizioni meteo siano dalla nostra parte. I lavori sono circa al 40%: sono stati fatti gli sbancamenti e i buchi per i piloni, mentre settimana prossima inizieremo i lavori alla partenza della seggiovia. Sarà difficile poter aprire la stazione per Sant'Ambrogio, ma speriamo per Natale".
"In queste settimane - aggiunge Giuseppe Berera, sindaco di
Foppolo e presidente di "
Brembosuperski" - i lavori sono comunque andati avanti sulle aree del Comune. L'ordinanza del Tar ci ridà, quindi, un po' di fiducia ed entusiasmo, seppure restiamo consapevoli che il percorso sia ancora in salita. Questo è il primo impianto della società dei Comuni ed era importante che si potesse concretizzare. Per quanto riguarda la seggiovia Camoscio, in scadenza a breve, presenteremo un progetto di recupero, per poter ottenere una proroga d'utilizzo di due anni".