Un negozio di una piccola frazione che chiude è un po' di montagna che muore. La convenzione sottoscritta in Regione con 19 Comunità montane lombarde (quattro bergamasche) tenta di arginare l'esodo. Il Pirellone ha stanziato 4 milioni e 950 mila euro (complessivamente 708 mila alle valli bergamasche), con cui gli enti comunitari potranno attivare bandi locali rivolti alle micro, piccole e medie imprese commerciali, con l'obiettivo di sostenere e sviluppare la rete commerciale nel territorio montano. "Potranno accedervi - spiega il presidente della Comunità montana Valle Brembana Pietro Busi - coloro che devono mettere a norma o riqualificare la loro attività oppure chi vuole aprirne una ex novo". Purché le dimensioni non siano grandi e siano situate nei centri più piccoli e periferici. Alla
Valle Brembana la Regione ha dato 300 mila euro, cui si aggiungono i 150 mila raccolti da Comunità montana, Provincia di Bergamo, Camera di commercio e Consorzio Bim. "Il bando verrà pubblicato nel giro di 15-20 giorni - aggiunge Busi -. Si tratta di un progetto importante, come ha dimostrato la Regione accelerando i tempi di sottoscrizione dell'accordo e delegando alle Comunità montane la responsabilità di verificare che poi gli incentivi vengano utilizzati effettivamente sul territorio. Penso alle frazioni di
Zogno,
San Pellegrino e
San Giovanni Bianco, dove ci sarebbe più bisogno di negozi di prossimità".
Stesso finanziamento di 300 mila euro alle Valle Seriana superiore . Che ha rimandato la sottoscrizione di qualche giorno, visto che la delegazione ha dovuto fare dietrofront imbottigliata in A4 per un incidente, venerdì. Un imprevisto che non blocca però l'iniziativa. "Ai fondi regionali abbiamo aggiunto, tra Comuni e Comunità montana, altri 150 mila euro", precisa il presidente dell'ente comunitario Lucio Fiorina, che punta al coinvolgimento dei privati. "Stiamo lavorando per chiedere anche agli istituti bancari dei contributi a fondo perduto, per portare l'importo complessivo disponibile per i bandi a 900 mila euro". Perché - ricorda Fiorina - "la difesa dei piccoli esercizi è fondamentale per la sopravvivenza in montagna. La chiusura di un negozio è un danno per gli anziani, i portatori di handicap, rendendo per queste persone estremamente complesso l'approvvigionamento dei beni di prima necessità". Anche in Valle Seriana potranno accedere ai bandi coloro che vogliono sistemare spazi, locali e immobili adibiti a esercizi commerciali oppure semplicemente rinnovare banconi e frigo.
A beneficiare dei contributi regionali anche la Comunità montana del Monte Bronzone e Basso Sebino (68 mila euro, più 34 mila cofinanziati dalla Comunità stessa) e Comunità montana della Val di Scalve (40 mila euro la quota del Pirellone, 20 mila dell'ente comunitario). "Quella che abbiamo di fronte - commenta l'assessore regionale al Commercio Franco Nicoli Cristiani - è una bella sfida. Questa iniziativa, a carattere sperimentale, mette a disposizione risorse significative e realizza un importante passo nella direzione della sussidiarietà. Le Comunità montane avranno la responsabilità di gestire i bandi e individuare gli interventi da sostenere". Una bella sfida che riguarderà in particolare la Valle Brembana dove, secondo i dati dell'osservatorio regionale sul commercio, risulta che i negozi di vicinato siano più in crisi rispetto ad altre aree lombarde: in particolare il saldo tra negozi chiusi e aperti in Valle Brembana nel 2005 è sotto lo zero di nove unità. L'altro dato negativo nella Bergamasca è quello della Valle Imagna, con un negozio in meno in un anno.